La moda sta attraversando un periodo di grande cambiamento: si sta diffondendo una nuova coscienza del consumo.
Sono i Millennial e i ragazzi della Generazione Z i più attenti agli acquisti green e sostenibili: si informiamo sulla loro provenienza, sulla produzione e sull’utilizzo o meno di materiali nocivi o di origine animale.
Le risorse del pianeta non sono infinite, vanno preservate con cura, senza sprechi, rispettando ecosistemi e biodiversità.
La sostenibilità ambientale è considerata oggi un punto di partenza imprescindibile: nel nostro piccolo, con RE49, realizziamo scarpe sostenibili recuperando e rigenerando materiali che altrimenti finirebbero in discarica. Diamo una seconda opportunità agli oggetti. Come?
Rimuoviamo dalle discariche 50.000 mq di vele per realizzare circa 200.000 paia di scarpe.
Dobbiamo capire che le mode sono passeggere ma i nostri armadi si riempiono di metri e metri di tessuti e accessori, alcuni anche altamente nocivi. Indossando moda sostenibile possiamo fare la differenza.
Noi di RE49 vogliamo dare anche all’industria della moda una seconda occasione.
Per noi la moda adesso deve diventare:
- Ecologica
- Etica
- Equo solidale
- Ecosostenibile
- Vegan
- ZeroWaste
- Tracciabile
Con questo post non vogliamo creare allarmismi ma solo rendere tutti consapevoli di quanto l’industria della moda sia tra le prime cause di inquinamento ambientale su scala globale. Serve un cambiamento imminente.
I dati - come riportano le stime di Global Fashion Agenda e dell’Agenzia europea dell'ambiente (AEA) - sono allarmanti:
- L’industria tessile è responsabile del 10% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra: genera emissioni di carbonio stimate a 1.7 miliardi di tonnellate all’anno, più dell’intero traffico aereo e marittimo mondiale;
- L’impatto ambientale della produzione tessile è responsabile del 20% dell’inquinamento mondiale di acqua potabile;
- Il 73% dei vestiti prodotti nel mondo finisce in discariche o viene incenerito;
- Meno dell’1% dei materiali utilizzati per produrre vestiti viene recuperato per produrne di nuovi;
- Meno del 15% dei vestiti dismessi viene raccolto per essere riciclato;
- Una volta raggiunte le discariche, i vestiti sono destinati a degradarsi nel tempo, rilasciando sostanze inquinanti nel terreno e nelle acque sotterranee;
- I vestiti rilasciano negli oceani mezzo milione di tonnellate di microfibre all’anno, pari a circa 50 miliardi di bottiglie di plastica;
- Gli articoli dichiarati sostenibili dalle aziende rappresentano il 3% di tutte le collezioni disponibili online negli Stati Uniti e in Regno Unito.
Prima di comprare un nuovo vestito, un paio di scarpe o un accessorio assicurati che sia davvero sostenibile: acquista responsabilmente.